L'antenna J Pole



La J  POLE è un' antenna a 1/2  onda alimentata da una linea bifilare a ¼ d' onda.  
La caratteristica principale è che trova l' accordo per effetto prossimità delle 2 linee appaiate.
Essa puo essere riconducibile, sotto certi aspetti ad una ZEPPELIN: un' antenna a ½ onda alimentata da una scaletta di impedenza caratteristica 450  - 600  ohm.
La j pole non ha una linea di alimentazione di valore noto, ma una linea calcolata e legata all' antenna.
Cioè se si varia la frequenza per cui si costruisce l' antenna, si deve variare anche la linea con cui si alimenta.
Il fatto che la Zeppelin abbia la scaletta posizionata a 90°  rispetto all' antenna invece che sulla stessa retta, come la j pole è ininfluente. La j pole può essere montata in verticale o in orizzontale, senza alcun problema.
Le antenne verticali, si sà, hanno bisogno di un ottimo "ground plane", le orizzontali, invece, devono distare dal suolo almeno ½ onda. La j pole non ha bisogno di radiali e non necessita di stare così distante dal suolo per trovare l' accordo, perchè lo trova per effetto prossimità di L1- L2 .
E' ovvio che trovare l' accordo non significa che lavori bene anche bassa, ma pur sempre meglio di un dipolo.
E' sufficiente  paragonarla a un dipolo al momento della costruzione per accorgersi che a 3 mt. dal suolo i suoi valori sono costanti, invece il dipolo risente ancora del suolo; inoltre si noterà una minore larghezza di banda della j pole.
Questo è indice di miglior guadagno  q  (fattore di merito).
In sostanza ha dei vantaggi sul dipolo: è alimentata quasi a un vertice, non ha bisogno di toroidi o altro, quindi nessuna perdita di potenza, e 50 ohm.
L' unica sua pecca è che è più lunga e più vistosa, ma per un uso mobile è molto semplice smontarla e rimontarla.
Una volta finita e tarata non vi sono parti che possono essere spostate accidentalmente.
Durante la realizzazione, le misure di L1 e  L2 non sono critiche, ma bisogna far attenzione alla spaziatura sp e il punto al di alimentazione, che va ricercato un poco sperimentalmente nei dintorni del valore ottenuto con la formula:  L1  212/f  -  L2 70,7/f - sp 6,8/f - al 4,6/f       
L1 ed L2  alla base sono in corto, saldate assieme e le misure vanno prese dal punto già distanziato del valore sp, cioè L2 alla base dopo aver fatto già la misura prosegue all' interno del primo isolatore e viene saldata a L1,  al momento della taratura non avviene come nel dipolo, che se sbagli le misure risuona comunque da qualche altra parte.
La j semplicemente non è più un' antenna per nessuna frequenza.
O si fanno quelle misure precise e quindi lavora con quelle caratteristiche e diventa monobanda, oppure non va e... non va da nessuna parte!                                                  

Alberto IZ1NER - RCT #011