SEMPLICE TERMOSTATO PER AVERE FREQUENZIMETRI ED APPARATI PIU' PRECISI
Elaborazione di CB "Roderigo" - RCT #030 Aldo - 01/03/2010rode.rigo@yahoo.it
Tra
Estate ed Inverno i quarzi possono anche scartare di 200-300 Hz su 30
MHz e
talvolta non è accettabile. Con la presente realizzazione migliorerete
senz’altro la precisione dei vostri frequenzimetri ed apparati, in
special modo in banda laterale.
Il
cuore del marchingegno è l’operazionale LM741 in configurazione di
comparatore triggerato, pilotato dalla sonda termica costituita
dal transistor BC177.
Esso operazionale, a sua volta,“modula” la
corrente che scorre nel darlington Tip126, in funzione di
riscaldatore. Lo schema è di una semplicità disarmante: l’aumento di
tensione ai capi del BC177, in stretto contatto termico con il Tip126,
è di circa 1mV per °C, pertanto, quando la temperatura di quest’ultimo,
durante la sua escursione, farà superare alla sonda (al piedino 3
LM741) la tensione di riferimento (al piedino 2 LM741),
l’operazionale porterà l’uscita a livello alto interdicendo il Tip126;
mentre forzerà l’uscita a livello basso, se la tensione scenderà sotto
quella di soglia, portando il darlington in conduzione.
Il
cambiamento di stato dell’uscita, in certo qual modo, grazie
all’integrazione operata del condensatore da 33nF non è troppo
repentina, ma abbastanza graduale.
NOTE: LD1 è protetto da 3 x 1N4148
che fungono da ZENER essendo sottoposto a tensione tra 0 e 8-9 V.
I valori di tensione riportati, non sono tassativi poiché
si riferiscono al valore di 43°C durante il riscaldamento del Tip126.
Tutte le resistenze sono da ¼ di
Watt o meglio 1/8 salvo Ra che è da 4 W, tuttavia, funzionando ad intermittenza
può essere anche 2 W.
P1 è un trimmer potenziometrico
multigiri da 25 Kohm; P2 un trimmer semplice.
Il diodo ZENER è da 9 Volt, 1/2 Watt.
L’assemblaggio tra
sensore, riscaldatore e quarzo è spiegato nella seguente figura:
- Il
transistor BC177 (o altro purchè PNP in capsula metallica) va saldato sulla
parte anteriore del Tip126 (o altro darlington PNP con Hfe=>750)
- Il
Tip126 va messo a contatto col quarzo è tenuto a mezzo di una o due fascette
autobloccanti.
Il Tip126 può essere sostituito dal sottostante schema:
TR1 è un PNP di piccola potenza Hfe>150, TR2 è un PNP di media potenza Hfe>50 con dissipatore metallico posteriore.
L'
LM741 può essere sostituito dal TL081, TL071 dall' LM301. All' LM301,
tra i piedini 1 e 8, dovrà essere collegato un condensatore da 27pF e
ancora da 1/2 LM358
Poichè
la parte metallica dei due transistors è collegata elettricamente al
loro collettore, la sonda può essere saldata sul corpo metallico del
riscaldatore, come in figure, ed il Tip126 può essere messo in intimo
contatto termico con il quarzo anche se questo è collegato a massa.
Infatti come si può vedere dallo schema elettrico i due collettori sono
a massa.
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La
seguente rappresentazione è solo un'indicazione dei collegamenti sulla
basetta millefori o sullo stampato, pertanto le dimensioni non sono
quelle reali.
COLLEGAMENTI E TARATURA
E'
intuitivo che il circuito sarà disposto ad una certa distanza dal
quarzo, per cui tanto il BC177 quanto il Tip126 non potranno essere
alloggiati sulla basetta, ma dovranno trovarsi sul quarzo, pertanto
necessiteranno di lunghi collegamenti.
Considerando che i due
collettori saranno collegati assieme per saldatura, potrete usare un
cavetto schermato con un coassiale un pò robusto per il Tip126: la
calza al collettore il coassiale all'emittore.
Con un altro cavetto
schermato a tre coassiali, della stessa lunghezza del primo,
collegherete: un coassiale alla base del Tip126, il secondo alla base
del BC177, il terzo all'emittore del BC177; la calza metallica sarà
collegata solo alla massa del circuito per un solo capo.
Si
raccomanda, per il Tip126 un cavetto con coassiale un pò robusto perchè
devono scorrere 600-800 mA...benvenga ogni altra soluzione razionale!
L' ALIMENTATORE
Se possibile,
l'alimentazione potrà essere ricavata dall'apparato stesso, mediante un
riduttore di tensione, se supera i 12 Volt, al limite sarà preceduto da
un trasformatore di una decina di Watt.
Tenete
presente che ai capi del raddrizzatore avrete circa 17 Volt, pertanto
la potenza dissipata dall' LM7812 sarà (17-12) x 800mA= circa 4
W, per cui sarà tassativo dotare il riduttore di tensione di un
dissipatore da almeno 5-6 °C/W simile alla figura sottostante
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CONSIDERAZIONI
Dopo
alcune prove e considerazioni, direi ottimale la temperatura di 40 °C,
misurata con un termometro posto in stretto contatto con il corpo
metallico del Tip126, racchiudendo il tutto nel polistirolo. Inoltre 40
°C sono ottimali anche per quei quarzi tagliati per la temperatura di
25 °C.
Grossolanamente
potrete servirvi del tatto, valutando una temperatura che bruci appena,
ma non scotti, tuttavia, personalmente sconsiglio tale procedura
pressappochista, per quanto segue.
Alla temperatura dell'aletta di
40 °C , il Tip126 dissiperà attorno ai 4 W (però sufficienti a far
salire la temperatura del quarzo a 38-39 °C), poichè la resistenza
specifica di giunzione del Tip126 è di 2,5 °C/W, la temperatura di
giunzione raggiungerà i 100 °C e sommando una eventuale temperatura
ambiente di 25 °C farà 125 °C; con una temperatura ambiente, poi, di 30
°C farà 130 °C.
La massima temperatura di giunzione del Tip126 è di
150 °C, poi fonde, quindi non esagerate facendolo riscaldare troppo
oltre quanto consigliato, anche se una temperatura ambiente di 40-50 °C
non l'avrete mai.
Usando il transistor BDX54, con res. specifica, giunzione contenitore, di 2,08 °C/W, potrete salire anche a 50 àC.
Dalle
prove sperimentate: con termostato a regime (10-15 minuti), riesco a
leggere, a più o meno 5 Hz, la frequenza di taratura, del mio
frequenzimetro, effettuata, a suo tempo, con una frequenza campione di
25.000.000 Hz a 25 °C.
In precedenza, fra la lettura a
frequenzimetro appena acceso e dopo alcune ore di funzionamento, lo
scarto era di 600-700 Hz su 30 MHz.
Trattasi di apparecchio
autocostruito con quarzo da 1 MHz, in atmosfera di gas inerte, allora
pagato una fortuna. L'idea del mrchingegno non è del tutto mia,
proviene da un'antica lettura di una trentina d'anni fa, ma, non avendo più
a disposizione tale fonte, ho lavorato sui ricordi di principio.
TARATURA
La
taratura va fatta con la sonda termica, costituita dal Transistor
BC177, saldata sul fronte del dissipatore del Tip126; durante
l'operazione non temete eccessivamente, ma neanche indugiate troppo:
infatti, ammesso d'avere un saldatore a 250 °C, alla giunzione
giungeranno solo 100-110 °C.
a) sostituite, temporaneamente, alla Ra da 10 ohm una resistenza da 100 ohm 1 W;
b) portate il cursore di P2 verso la massima resistenza e quello di P1 verso massa;
c) date tensione all'apparecchio: 12V stabilizzati; N.B. LD1 dovrebbe essere spento;
d) ruotate P2 fino a leggere, sul piedino 3 dell' LM741, una tensione di 2-2,5 V; LD1 spento;
e)
ruotate P1 fino a leggere sul piedino 2 una tensione di qualche decimo
in più del piedino 3 e comunque fino a fare accendere LD1, attendete lo
spegnimento, poi raffreddate, per esempio soffiando sulla sonda, LD1
dovrebbe riaccendersi; riscaldate leggermente la sonda: LD1 deve
spegnersi.
Accertatevi che ciò avvenga per alcune volte e regolarmente;
f) ad apparecchio spento collegate Ra = 10 ohm e riaccendete; Ld1 dovrebbe rimanere acceso pochi istanti e spegnersi;
g)
riprendete a ruotare P1 fino a far riaccendere il led e attendete che
si rispenga; così facendo farete gradualmente aumentare la temperatura
del Tip126; ripetete il procedimento fino a quando non farete
raggiungere al Tip126 la temperatura desiderata di 40 °C. Lasciate
funzionare e verificate il continuo spegnimento ed accensione, per
qualche tempo.
Se avrete seguito il tutto con un termometro
constaterete che la temperatura raggiunta sarà conservata nell'ambito
di meno di 1/2 °C; salvo improvvise fonti di raffreddamento...come ad
esempio correnti d'aria.
A questo punto il tutto è pronto per essere affiancato e fissato al quarzo.
LD1 verrà collocato all'esterno per seguire la termostatazione.
Il
costo, usando componenti di recupero, è irrisorio, si limita allo
stagno e al consumo d'energia elettrica del saldatore; mentre per il
tutto nuovo è di circa 15 Euro e ben sappiamo quanto costino quei
termostati prodotti dall'industria, ammesso di trovarli, per gli
apparati.
Il presente elaborato tecnico viene presentato non a scopo di lucro, pertanto si spera venga mantenuta la stessa etica e deontologia anche per parte di chi lo realizzerà...per altri.
BUON LAVORO A TUTTI!
Schemi e testi elaborati da CB "Roderigo" - RCT #030
01/03/2010