W3DZZ Antenna

di IZ1NER Alberto - RCT #011



L'antenna descritta in questa pagina è una "W3DZZ". Ora, molti sanno che cos'è, ma per quelli che non la conoscono cercherò di spiegarne il funzionamento a grandi linee.
Si tratta di un normalissimo dipolo con 2 trappole,
  le quali hanno un valore ben preciso.
Questo perchè le trappole trovano la risonanza L-C parallelo o meglio antirisonanza  a 7.100 Mhz  e quindi lavora i 40m  "full size" con la porzione di bracci corti. E poi lavora gli 80m intera caricata delle bobine delle trappole e lavora anche i 20m sempre intera caricata dei condensatori delle trappole.
Per fare questo, bisogna che le
trappole abbiano un valore di bobina e condensatore ben preciso, e precisamente un valore di capacità compresa tra 50 e 60 pf.
Di conseguenza adattare l'induttanza con un "dip
meteralla frequenza di 7.100.
Quando si costruisce una
trappola e ci si prefigge un valore di freq. per la sua antirisonanza, vi sono infinite combinazioni tra i valori di capacità e induttanza che danno il valore di antirisonanza desiderato, quello che invece cambia è il fattore di merito Q , che non deve essere nè troppo alto nè troppo basso , in genere il valore dovrebbe essere sui 200.
Comunque per costruire le trappole per la "w3dzz" con quei determinati
valori, bisogna costruirle con un coondensatore indipendente dalla bobina.
Se alcuni di voi hanno magari visitato altri siti riguardanti questa antenna, si saranno accorti che qualcuno costruisce le trappole per questa antenna in cavo coassiale. Questa pratica è sbagliata. Senza togliere niente alle trappole in cavo coax , che peraltro funzionano ottimamente, ma purtroppo le stesse non sono in grado di ottenere  la coppia di valori richiesti di capacità e induttanza per la "w3dzz" in quanto la capacità intrinseca del cavo coax trova la risonanza a 7.100 con un valore di induttanza e quindi capacità diverse da quelle che servono.
Quindi in sostanza con trappole in cavo coax si potrà costruire un ottimo dipolo 40 – 80 ma non una "w3dzz". Ora che ho chiarito questo concetto, passo alla descrizione di costruzione.



Per realizzare la trappola ho preso un supporto di tubo plastico di sezione 50 mm, poi per prima cosa bisogna costruire il condensatore.
Io l'ho costruito con della vetronite doppia faccia quindi saldando un filo su una faccia e l'altro su quella opposta. La formula generica è la seguente: superficie di una singola faccia in mm quadrati diviso 40 = capacità in "pf", comunque si fanno leggermente più grandi e poi si tagliano piccoli pezzi di vetronite  e poi per il valore piu fine con colpi di lima si asporta un pò di rame sui bordi della piastrina che oltretutto limando i lembi  si migliora l'isolamento del condensatore.
Il valore da me ottenuto è di 56pf. Costruito il condensatore và isolato dalle intemperie mediante guaina termorestringente e poi con del silicone ai bordi della guaina. Finito il condensatore si inserisce all'interno del tubo plastico da 50mm e si procede ad avvolgere la bobina fatta di filo in guaina da 2mm,  in numero di 16 spire serrate.
La costruzione della trappola va effettuata col "dip meter" e allargando un pochettino le spire per il ritocco di fine.

A questo punto si dà un goccio di colla per fissare il tutto. Ora che abbiamo fatto le trappole, bisogna fare il bal-un 1-1. Nel mio caso è un bal-un trifilare di cavo da 2mm avvolto sempre su un supporto da 50mm, precisamente 11 spire trifilari.
I collegamenti sono i classici: il rosso e il nero del bifilare sono collegati al polo caldo e freddo dal lato sbilanciato e dall'altro lato ai due bracci, invece il terziario fà l'incrocio.
Spiego meglio... l'inizio o parte superiore và in basso e collegato assieme al polo freddo dello sbilanciato invece la fine o parte bassa và mandata in alto e collegata assieme al polo caldo  dal lato bilanciato.
Ora che abbiamo costruito sia le trappole che il bal-un non ci resta che aggiungere il filo elettrico e costuire l'antenna. Il filo da me usato è filo di rame "inguainato" da 2,5mm, e siccome io ho fatto le trappole tarate a 7.100, per farla lavorare in tutti i 40m fonia è logico che la prima porzione dei bracci verrà leggermete più corta di quelle "w3dzz" costruite per i 40m non ancora estesi fino a 7.200, precisamente dal bal-un alla trappola vi sono 9m  e ancora siccome gli 80m sono sempre gli stessi come i 20m bisogna compensare l'accorciamento del primo tratto di braccio con un allungamento del secondo tratto, di conseguenza il secondo tratto sarà di 6,9m e poi gli isolatori. La lunghezza totale dell'antenna, compreso trappole e tutto il resto risulta di 32m.
Al momento della taratura è meglio abbondare un pò le misure.
Vi ricordo che tagliare è facile...allungare è invece un problema.

       



Le trappole le ho connesse elettricamente ai bracci mediante dei capellotti da elettricisti, per far sì di poterle staccare tutte quelle volte che intendo modificare la lunghezza dei bracci. Una volta finita vanno tolti e le stesse vanno saldate ai bracci ed isolate con guaina termorestringente. Il "ros" che porta l'antenna è il seguente: in 80 m "ros" 1.0 a 3.650 con possibilità di operare senza accordatore da 3.600 fino a 3.700, oltre bisogna accordare.
In 40m 1.1 di "ros" a 7.100 con "range" utile da 7.050 fino a 7.180. Ed infine in 20m "ros" di 1.3 con "range" su tutta la banda fonia.



In altre successive "bande" vi sono altri punti con "ros" basso, ma non ho verificato più di tanto. Lo scopo della "w3dzz" è lavorare le 3 bande con "ros" basso e quindi in assenza di accordatore.  Risulta ovvio che con un accordatore può lavorare anche frequenze piu alte, ma a mio avviso è meglio costruire altre antenne più dedicate e quindi più performanti. La resa dell'antenna è ottima!

IZ1NER Alberto - RCT #011

(elaborato il 08/06/2010 - pubblicato il 09/06/2010)