L'antenna descritta in questa pagina è una "W3DZZ".
Ora, molti sanno che cos'è, ma per quelli che non la conoscono cercherò di
spiegarne il funzionamento a grandi linee.
Si tratta di un normalissimo dipolo
con 2 trappole, le quali hanno un valore
ben preciso.
Questo perchè le trappole trovano la risonanza L-C parallelo o
meglio antirisonanza a 7.100 Mhz e quindi lavora i 40m "full size" con la porzione di bracci corti. E
poi lavora gli 80m intera caricata delle bobine delle trappole e lavora anche
i 20m sempre intera caricata dei condensatori delle trappole.
Per fare questo,
bisogna che le trappole abbiano un valore di bobina e condensatore ben preciso, e precisamente un valore di capacità compresa tra 50 e 60 pf.
Di
conseguenza adattare l'induttanza con un "dip meter" alla frequenza di 7.100.
Quando si costruisce una trappola e ci
si prefigge un valore di freq. per la
sua antirisonanza, vi sono infinite combinazioni tra i valori di capacità e
induttanza che danno il valore di
antirisonanza desiderato, quello che invece cambia è il fattore di merito
Q , che non deve essere nè troppo alto
nè troppo basso , in genere il valore dovrebbe essere sui 200.
Comunque per
costruire le trappole per la "w3dzz" con
quei determinati valori, bisogna costruirle con un coondensatore indipendente dalla bobina.
Se alcuni di voi hanno
magari visitato altri siti riguardanti questa antenna, si saranno accorti che
qualcuno costruisce le trappole per questa antenna in cavo coassiale. Questa pratica è sbagliata. Senza togliere niente alle trappole in cavo coax , che peraltro funzionano ottimamente, ma purtroppo le stesse non sono in grado di
ottenere la coppia di valori richiesti
di capacità e induttanza per la "w3dzz"
in quanto la capacità intrinseca del cavo coax trova la risonanza a 7.100 con un
valore di induttanza e quindi capacità diverse da quelle che servono.
Quindi in
sostanza con trappole in cavo coax si potrà costruire un ottimo dipolo 40 – 80
ma non una "w3dzz". Ora che ho chiarito questo concetto, passo alla descrizione di costruzione.
Per realizzare la trappola ho preso un supporto di tubo plastico di sezione 50
mm, poi per prima cosa bisogna
costruire il condensatore.
Io l'ho costruito con della vetronite doppia faccia
quindi saldando un filo su una faccia e l'altro su quella opposta. La formula generica è la seguente: superficie di una
singola faccia in mm quadrati diviso 40 = capacità in "pf", comunque si
fanno leggermente più grandi e poi si tagliano piccoli pezzi di vetronite e poi per il valore piu fine con colpi di lima si asporta un pò di rame sui
bordi della piastrina che oltretutto limando i lembi si migliora l'isolamento del condensatore.
Il valore da me
ottenuto è di 56pf. Costruito il condensatore và isolato dalle intemperie mediante
guaina termorestringente e poi con
del silicone ai bordi della guaina. Finito il condensatore si inserisce
all'interno del tubo plastico da 50mm e si procede ad avvolgere la
bobina fatta di
filo in guaina da 2mm, in numero di 16
spire serrate.
La costruzione della trappola va effettuata col "dip meter" e
allargando un pochettino le spire per il ritocco di fine.
A questo punto si dà un
goccio di colla per fissare il tutto. Ora che abbiamo fatto le trappole, bisogna
fare il bal-un 1-1. Nel mio caso è un bal-un trifilare di cavo
da 2mm avvolto sempre su un supporto da 50mm, precisamente 11 spire trifilari.
I collegamenti sono i classici: il rosso e il nero del bifilare sono
collegati al polo caldo e freddo dal lato sbilanciato e dall'altro lato ai due
bracci, invece il terziario fà l'incrocio.
Spiego meglio... l'inizio o parte superiore và in basso e collegato
assieme al polo freddo dello sbilanciato invece la fine o parte bassa và
mandata in alto e collegata assieme al polo caldo dal lato bilanciato.
Ora
che abbiamo costruito sia le trappole
che il bal-un non ci resta che aggiungere il filo elettrico e costuire
l'antenna. Il filo da me usato è filo di rame "inguainato" da 2,5mm, e
siccome io
ho fatto le trappole tarate a 7.100, per farla lavorare in tutti i 40m
fonia è logico che la prima porzione dei bracci
verrà leggermete più corta di quelle "w3dzz" costruite per i 40m non ancora estesi fino a 7.200,
precisamente dal bal-un alla trappola vi sono 9m e ancora siccome gli 80m sono sempre gli stessi come i 20m
bisogna compensare l'accorciamento del primo tratto di braccio con un
allungamento del secondo tratto, di conseguenza il secondo tratto sarà di 6,9m
e poi gli isolatori. La lunghezza totale dell'antenna, compreso trappole e
tutto il resto risulta di 32m.
Al momento della taratura è meglio abbondare un pò le
misure.
Vi ricordo che tagliare è facile...allungare è invece un problema.
Le
trappole le ho connesse elettricamente ai
bracci mediante dei capellotti da elettricisti, per far sì di poterle
staccare tutte quelle volte che intendo modificare la lunghezza dei
bracci. Una volta finita vanno
tolti e le stesse vanno saldate ai bracci ed isolate con guaina
termorestringente. Il "ros" che porta l'antenna è il seguente: in 80 m "ros" 1.0 a 3.650 con possibilità di operare
senza accordatore da 3.600 fino a 3.700, oltre bisogna accordare.
In 40m 1.1 di
"ros" a 7.100 con "range" utile da 7.050 fino a 7.180. Ed infine in 20m "ros" di 1.3 con "range" su tutta la banda
fonia.
In altre successive "bande" vi sono altri punti con "ros" basso, ma non ho
verificato più di tanto. Lo scopo della "w3dzz" è lavorare le 3 bande con "ros"
basso e quindi in assenza di accordatore.
Risulta ovvio che con un accordatore può lavorare anche frequenze
piu alte, ma a mio avviso è meglio costruire altre antenne più dedicate e quindi
più performanti. La resa dell'antenna è ottima!
IZ1NER Alberto - RCT #011
(elaborato il 08/06/2010 - pubblicato il 09/06/2010)